Servitori dell’Anticristo
di Redazione
Accogliamo la richiesta di pubblicazione del comunicato di MAV – Movimento Animalista Vegetariano, che porterà a conoscenza dell’umanità tutta i piani segreti per il dominio del mondo.
e stenderà su di voi il velo delle sue menzogne.
Confonderà le vostre menti e avvelenerà i vostri cuori,
e farà brillare la luce della sua falsità
attraverso la tenebra del vostro dubbio:
ed ecco, sarete come fanciulli smarriti nella notte
che si affidano a colui che tende loro la mano
e non scorgono l’abisso che si cela nei suoi occhi.»
(Pseudo-Eusebio, Biblìon apophatikòn, canone VIII, “Il tempo del Maligno”)
È con un certo imbarazzo che scriviamo queste righe, ma affinché non si diffonda l’errata opinione di una nostra meschinità eccoci ad affrontare l’Avversario a viso aperto.
Quello che ci sembra stupefacente, per la verità, è che a intuire il progetto complesso e antico sotteso al Movimento Animalista-Vegetariano (d’ora in poi MAV) sia non già un organo ufficiale della Chiesa di Roma, bensì un suo modesto esponente come www.cattoliciliberi.it: del resto, come amano ripetere i cattolici, “lo spirito soffia dove vuole”.
In ogni caso, è vero: non ha più senso continuare sotterraneamente la nostra lotta, dal momento che menti così acute sono riuscite là dove persino i più attrezzati teologi hanno fallito, e dunque usciamo allo scoperto proclamando che il MAV è, in ogni sua forma, strumento privilegiato dell’Anticristo per il dominio del mondo. Così, in qualità di Responsabile di Settore per l’Avvento del Regno di Colui che è Luce, avendo ricevuto l’autorizzazione del Consiglio degli Illuminati per la Propaganda Sovvertitrice, procedo ad enunciare alcuni princìpi che regolano il nostro agire.
È noto che la Chiesa, a partire dall’Antico Testamento, ribadisce fermamente l’opposizione irriducibile fra ciò che è umano e ciò che è animale, a partire dai famosi versetti 26-28 del Genesi:
«26 E Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”.
27 Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.
28 Dio li benedisse e disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra”.»
Non a caso, sempre nel Genesi, Satana si manifesta all’incauta Eva sotto le spoglie di un serpente, ed Eva non fugge né manifesta alcuna repulsione: il che costituisce un segno eloquente dello stretto legame fra il sesso femminile e gli animali, che la Chiesa ha ben compreso e ha cercato di rescindere in tutti i modi, sapendo perfettamente che proprio in quel legame contro natura si annida il seme della rovina per la Creazione. Le statistiche più accurate mostrano senza ombra di dubbio che la presenza femminile all’interno del MAV è decisamente superiore a quella maschile: stiamo lavorando per corrompere il maggior numero possibile di maschi, e crediamo che l’impresa, benché difficile, non sia impossibile. In passato siamo riusciti a sovvertire le menti creando il movimento femminista, e abbiamo raggiunto risultati che ci sentiamo di definire lusinghieri: questo ci fa ben sperare per il futuro del MAV.
Ci siamo impegnati a minare le fondamenta dell’edificio cristiano già nei Vangeli: nonostante gli episodi della mandria di porci precipitati in mare per liberare gli indemoniati (Matteo 8,28-34 e Marco 5,1-17) e del fico maledetto perché non dava frutti fuori stagione (Matteo 21, 18-22 e Marco 11,12-20), siamo riusciti a rendere accettabile l’accostamento fra ben tre dei quattro evangelisti e tre animali: Marco = leone (perché il suo vangelo comincia con la predicazione di Giovanni Battista nel deserto), Luca = bue (perché il suo vangelo comincia con la visione di Zaccaria nel tempio, dove si sacrificavano bovini e ovini), Giovanni = aquila (perché il suo vangelo comincia con la contemplazione di Gesù-Dio, sole divino che soltanto l’occhio dell’aquila può contemplare senza bruciarsi) (a Matteo fu accostato l’angelo).
L’usanza di ritrarre questi animali nelle chiese è assai antica, ma da qualche secolo è stata abbandonata: abbiamo cercato di riportarla in auge grazie all’opera del nostro adepto Louis Charbonneau-Lassay, autore di un meraviglioso Bestiaire du Christ, Bestiario di Cristo — monumentale trattato di emblematica cristiana, in cui la figura del Cristo appare assimilata simbolicamente a innumerevoli animali. Purtroppo l’opera di questo grande servitore dell’Anticristo finì per essere apprezzata soltanto da pochi, lasciando tuttavia un’impronta nella formazione di tanti studiosi che, inconsapevoli!, si fecero comunque portatori del nostro messaggio a maggior corruzione delle genti.
Ma anche la nostra nemica, la Chiesa di Roma, ha saputo avvalersi abilmente della simbologia: basti pensare al bianco e al giallo assunti come colori dello stemma vaticano — bianco e giallo che altro non sono che l’albume e il tuorlo dell’Uovo cosmico, a rimarcare la vocazione della Chiesa per l’alimentazione a base animale. La perversione cattolica giunse al punto di mandare al rogo, negli anni bui della caccia alle streghe e agli eretici, anche coloro che non si cibavano di carne: fu allora che il MAV decise di entrare in clandestinità e di operare nascostamente e sotto copertura in attesa di potersi nuovamente manifestare al mondo in tutta la sua potenza.
I tempi ora sembrano maturi, anche perché, grazie alle moderne tecnologie, siamo riusciti in quello che giustamente può essere considerato il nostro capolavoro di condizionamento subliminale — il tofu. Si tratta, come tutti sanno, di latte di soia cagliato a imitazione del formaggio di latte animale. Prima dell’avvento della globalizzazione, questa specialità orientale era praticamente sconosciuta in Occidente; ma col processo di mondializzazione ora anche l’Occidente può consumare tofu ed entrare così nel circolo chiuso che lo porterà a soggiacere al nostro dominio in attesa dell’Anticristo.
Perché il tofu, dunque? Cominciamo dal nome: la parola tofu deriva da due radici sanscrite: √tu* che significa “comparazione, somiglianza, eguaglianza” e √vak* che significa “aspetto, volto”. Dunque il messaggio è chiarissimo: non vi è alcuna differenza qualitativa fra l’uomo e l’animale. Ed è esattamente questo che noi del MAV proclamiamo. Nulla separa l’uomo dall’animale se non la presunzione del primo, che si erge ad arbitro delle altrui vite nel nome di una posizione privilegiata attribuitagli dal dio unico dell’Antico Testamento.
Ma il nome di tofu avrebbe potuto essere assegnato a qualunque altro alimento: invece si riferisce alla soia. E questo è un altro trionfo del nostro indefesso lavorìo lungo i secoli e attraverso la storia dell’umanità: vediamo perché.
Il nome scientifico della soia è Glycine soja: essa appartiene cioè alla stessa famiglia del glicine che adorna i muri e i cancelli, e il cui colore rimanda appunto alle sfumature del viola. Viola che, come colore liturgico, nella Chiesa è il colore della penitenza — mangi la soia? ti accosti al cibo dell’Anticristo? péntiti e trova il modo per espiare le tue colpe! Questo dice la Chiesa a chi preferisce l’alimento sovversivo.
Ma non sta soltanto nel colore la cifra anticristica di questa pianta: molte sue parti, infatti, appaiono ricoperte da una peluria brunastra ben evidente. Ora, questa pelosità della soia ne fa una delle caratteristiche sataniche per eccellenza: come dice bene quell’altro nostro sodale, James Hillman, «la figura del diavolo non è altro che Pan, visto attraverso l’immaginazione cristiana. La morte dell’uno significò la vita dell’altro, in un contrasto che vediamo vividamente riflesso nelle rispettive iconografie, specialmente se si considerano le loro parti “inferiori”: l’uno nella grotta, l’altro sul Monte; l’uno ha la musica, l’altro la Parola; Pan ha zampe pelose, piede caprino, è fallico; Gesù ha gambe spezzate, piedi trafitti, è agenitale» (James Hillman, Saggio su Pan, Adelphi, Milano 1972, p. 18).
E ancora: le foglie sono tripartite — tre, come le punte del forcone che Belzebù e i suoi sodali agitano contro i peccatori; o tre per dileggio della Trinità. Inoltre le radici della soia ospitano un batterio simbionte (il Bradyrhizobium japonicum), che serve a fissare l’azoto atmosferico rendendolo disponibile per la pianta. Ma l’azoto è così chiamato perché respirato da solo induce la morte, ed il suo nome richiama quello del terribile Azathoth, servitore fedele dell’Anticristo che attende un suo cenno per risvegliarsi.
Come si vede, solide e molteplici sono le basi su cui si fonda la dottrina del MAV. Fieri di ciò che siamo, non temiamo di mostrarci nella nostra vera natura: non credano, i nostri nemici cattolici liberi, di averci ferito. Al contrario, riconosciamo loro il merito di averci tributato il giusto riconoscimento per il nostro valore.
il Responsabile di Settore per l’Avvento del Regno di Colui che è Luce
A.C.
Ma infatti Lucifero è il Vero Dio, e Quello che l’ha spodestato un Funesto Demiurgo. E quindi il Papa è il vicario dell’Anti-Dio.
Gnostici di tutti i pianeti ancora uno sforzo!
Bellissimo articolo! 😀
Ma sì, è ora che usciamo allo scoperto.
Hai dimenticato di citare una cosa però, poco male, l’aggiungo brevemente io. Le donne del MAV ovviamente sono anche tutte streghe. Infatti amiamo circondarci di gatti, soprattutto neri (io, per dire, ne ho giusto tre – come la trinità, o forse saremmo meglio dire l’anti-trinità – che scorrazzano sotto la mia scrivania in questo momento.
Lucifero è il vero Dio, giusto. Colui che porta la luce.
Ho sempre sostenuto di essere l’Anticristo. Che il Demonio sempre benedica il MAV.