Peggio dei Testimoni di Geova? Una risposta a Resistenza Razionalista
di Serena Contardi
Questo non è un articolo contro la sperimentazione animale (d’ora in poi: SA). Pur essendo contraria a questa pratica, da antispecista, mi è perfettamente chiaro si tratti di una questione delicata, che non può essere affrontata a suon di slogan ripetuti a macchinetta, citazioni false, offese, grandi proclami e tifoserie da stadio. Per inciso, non penso si tratti di una frode scientifica, né che i ricercatori siano dei sadici sanguinari: ma non è questo il punto.
Questo è un articolo contro certa propaganda anti-animalista che si pretende limpida, puntuale, distaccata, addirittura razionale. Così come in taluni casi gli animalisti rappresentano la peggiore sciagura per gli animali, questo genere di apologeti della SA potrebbe esserlo per gli stessi ricercatori che lavorano in vivo. Insomma, il mio obiettivo polemico è solo e soltanto la fonte di questa propaganda mistificatoria: qualora mi riuscisse di centrarlo, non avrei in alcun modo fornito argomenti validi e fondati contro la scientificità o la legittimità etica della SA, né era mia pretesa farlo.
Leggiamo insieme Peggio dei Testimoni di Geova!, testo a firma di Resistenza Razionalista comparso sul più attivo blog italiano in difesa della sperimentazione biomedica che fa utilizzo di modelli animali, e valutiamo quanto vi sia di veramente limpido, puntuale, distaccato e razionale:
Andreste al cinema, o affittereste il DVD, per guardare un film che avete già visto e che potete riguardare in qualsiasi momento poiché la versione integrale e ad alta definizione è liberamente diffusa sul web (la potete scaricare dall’apposito sito ufficiale) e si trova anche in streaming su youtube?
Chiedetevi: perché gli animalisti propongono insistentemente a Rai 5 di trasmettere Earthlings (il principale documentario di propaganda antispecista)?
Chiaramente gli animalisti hanno già guardato Earthlings (presumibilmente molti di loro sono diventati animalisti proprio a causa di tale documentario), perciò chiedono a Rai 5 di trasmetterlo non per loro stessi, ma per gli altri.
E perché questa esigenza di farlo guardare agli altri (ai non-animalisti)?
La risposta è: Proselitismo Antispecista.
Questo è un altro dei molteplici aspetti che accomunano l’Antispecismo alle Religioni.
Notiamo che, senza aver argomentato a sufficienza a sostegno dell’esistenza di un chiaro nesso tra antispecismo e religione (qual è la definizione di religione che qui si assume? Quali sono i requisiti minimi perché un pensiero possa essere catalogato come tale?), l’articolista ha già proceduto in due occasioni, a partire dal titolo, a qualificare l’antispecismo come tale. In particolare accostando gli antispecisti a una figura socialmente invisa come quella dei Testimoni di Geova: l’operazione retorica è quella di utilizzare il movente primitivo umano del rigetto insieme alla paura di non essere accettati per costituire un cordone sanitario attorno ai suoi “avversari” che li privi direttamente (e definitivamente) della parola. Non c’è bisogno di interessarsi realmente a quel che dicono gli antispecisti, essi dicono sciocchezze per il solo fatto di esserlo e in più chi li ascolta corre il rischio di essere “contagiato”, tanto schifoso e infetto è tutto ciò che ha a che fare con loro. È qui particolarmente evidente come l’aspirante censore, pur condannando così accanitamente le emozioni in quanto elemento fuorviante e scorretto della propaganda animalista, ne faccia un uso massiccio e sorprendentemente disinibito per manipolare l’opinione dei propri lettori.
In realtà gli animalisti pagano il canone e, se gli piace, hanno tutto il diritto di chiedere all’emittente televisiva di trasmettere il bel documentario Earthlings (qui un altro genere di recensione per i liberi di spirito: ma attenti, potrebbe appestarvi…). Ed è anche perfettamente comprensibile e legittimo che lo facciano: avendo a cuore il dramma degli animali e pensando che esso sia ingiustamente ignorato dai media, puntano semplicemente a far sì che se ne parli. Nulla più, nulla meno. Se i Resistenti Razionalisti non gradiscono il documentario o lo giudicano così brutto e abietto, nessuno impedirà loro di cambiare canale. Oltretutto, essi stessi hanno tentato in passato di fare pressioni sulle televisioni italiane, invitando Piero Angela a trattare l’argomento sperimentazione animale nella sua trasmissione o il TG1 a rettificare servizi stimati parziali, e personalmente non ci vedo niente di strano o deplorabile.
L’evento di facebook esordisce con la tipica, repellente, prepotenza animalista:
“DA QUI ALL’ETERNITÀ, A OLTRANZA E FINO A CHE NON SUCCEDE!!”
Dunque un rifiuto da parte di Rai 5 non è contemplato, gli animalisti continueranno ad assillare la redazione “fino all’eternità”: questa non è una richiesta, è coercizione.
Questo MV è davvero molto agitato. Tranquillizziamolo: si tratta di un espediente volto a catalizzare attenzione ed entusiasmo noto come “iperbole”, nessun animalista è convinto di vivere in eterno.
Poche righe più in basso scopriamo che, con il medesimo sistema, gli animalisti hanno ottenuto la produzione del famoso servizio ultra-fazioso e pseudoscientifico di Report sulla Sperimentazione Animale. Ma proseguiamo…
“Le immagini sono certamente forti, inutile nasconderlo, ma rappresentano ciò che succede ogni giorno dentro o vicino alle nostre città, è forse il caso di cominciare ad essere informati tutti.”
Questo passaggio rivela l’efficacia delle tecniche di condizionamento adottate da Earthlings, essenzialmente due logiche fallacie denominate Nitidezza Forviante (si prendono i casi estremi per rappresentare la norma) e Ricorso All’Emozione (mira a suscitare reazioni emotive per pregiudicare il ragionamento).
Il Razionalissimo dovrebbe perlomeno prendersi il disturbo di dimostrare che le sequenze di Earthlings, girate in prevalenza nei grandi allevamenti industriali americani, davvero rappresentino l’eccezione, o le sue rimarranno parole di cui dovremmo semplicemente fidarci (ecco, ad esempio, io di uno così non mi fido). Così come per risultare credibile nella sua critica del “Ricorso all’emozione” dovrebbe magari astenersi dall’adoperarlo in prima persona (senza contare che il neuroscenziato Antonio Damasio ha da tempo messo in crisi la rigida dicotomia ragione/emozione, e provare sensazioni negative davanti a un animale scorticato vivo in Cina per produrre inserti di pelliccia non necessariamente preclude il ragionamento, ma è timido indizio di salute mentale).
Come tutti i fondamentalisti, gli antispecisti sono fermamente convinti che la loro dottrina rappresenti la soluzione a tutti i mali del mondo e che se al mondo esiste il male è per colpa delle persone che non osservano i dogmi: i vegani sono convinti che la povertà, l’inquinamento e le malattie siano causate dalla consumo di carne.
Ecco qui in atto un tentativo di spersonalizzazione di vegani e antispecisti, dipinti come un gruppo omologato e compatto per renderne possibile (e moralmente lecita) la demolizione simbolica. Abbiamo detto che l’intento, tipico di un pensiero stereotipato e propagandistico, è proprio quello di erigere un muro di pregiudizio attorno ai suoi “antagonisti” in modo che i loro argomenti, molti dei quali condivisibili anche da chi antispecista non è, vengano messi fuori gioco senza neppure ricorrere alla fatica della dialettica. In realtà, leggendo Marco Maurizi, il più noto teorico antispecista italiano e l’unico tradotto all’estero, si apprende che ci sono vegani e antispecisti che non mettono minimamente in relazione il consumo di carne con la povertà (scrive Maurizi: «la fame nel mondo non è la conseguenza di un’insufficienza produttiva ma di un rapporto di oppressione: lo squilibrio nella distribuzione è l’effetto dell’oppressione umana e finché quest’ultima non viene colpita non potrà esserci alcuna distribuzione solidale delle ricchezze»), né considerano il veganismo la naturale panacea a tutti i mali («La liberazione animale intesa in questo senso non implica un “ritorno a…” ma un nuovo corso nei rapporti tra le specie. Questi rapporti includono conseguenze ben poco “naturali” come l’assunzione di un’alimentazione in contrasto con l’onnivorismo della specie»). Chiaramente per saperlo bisognerebbe aver letto un po’ più seriamente gli antispecisti (non solo quei decerebrati che insultano a destra e a manca su facebook), ma questo è esattamente ciò che il nostro intende scongiurare!
Ne risulta che le persone pervase dal fervore religioso antispecista, si dedicano alla pervicace conversione degli infedeli, o meglio: le persone ignare dell’esistenza della soluzione a tutti i mali del mondo, vanno “informate” (leggi “indottrinate”), mentre gli specisti (eretici non intenzionati ad abiurare) rappresentano l’incarnazione del male in Terra che deve essere debellato.
Come il nazismo, l’antispecismo promuove l’odio verso una categoria umana, ritenuta responsabile di ogni male (gli ebrei per i nazisti, gli “specisti” per gli antispecisti).
Gli specisti sono cattivi, malvagi, mostri, esseri inferiori (ebrei), gli antispecisti sono buoni, paladini della giustizia, eroi, esseri superiori (ariani).
Gli specisti sono responsabili dei mali del mondo quindi, per il bene del mondo, devono essere combattuti con ogni mezzo, lecito o illecito, con violenza, intimidazioni, aggressioni… credete che stia esagerando nella descrizione dei propositi dell’antispecismo? Vuol dire che non conoscete uno dei principali guru del movimento: Steve Best.
Antispecista è Steve Best che ammette determinate forme di violenza, ma antispecisti sono anche pensatori non-violenti come Singer, Regan, Francione, Acampora, Calarco o, visto che mi è caro sopra tutti questi, di nuovo Maurizi (ma, per rimanere in Italia, potrei nominare Caffo, Giannetto, Filippi, Trasatti, Marchesini, Volpe…). Non troverete tracce di odio verso nessuna categoria umana nei loro scritti, mentre lo stesso non si può dire di quanto diffuso in rete dall’autore di quest’articolo, le cui tecniche retoriche richiamano sì da vicino quelle della propaganda nazista. Non solo egli è convinto gli animalisti siano, al suo confronto, esseri “meno evoluti”: l’origine della loro minorità starebbe in un dato organico:
Oggetto di persecuzione non è mai la stragrande maggioranza della popolazione, lo sono i gruppi minoritari, più vulnerabili a generalizzazioni sapientemente orchestrate e martellanti campagne diffamatorie. Davanti a queste righe non so provare l’odio fervente del fondamentalista che mi attribuisce lo scrivente, ma ciò che ha fatto di me un’antispecista: uno slancio di pietà.
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[…] perché privilegeremmo l’emozione sulla ragione. Su questo non possiamo che rimandare al perfetto articolo di Serena Contardi, in particolare sulla sciagurata contrapposizione emozione/ragione, che è una […]
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[…] persone obiettive e preparate, a una pagina facebook che già in passato si è distinta per i suoi toni fascistodi, e che proprio in questi giorni è impegnata in due iniziative allarmanti e liberticide come la […]
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[…] riconoscibile come tale. L’autore non è nuovo a questo tipo di manipolazioni, e in passato si è già mostrato quali tecniche retoriche ami impiegare nella sua assillante propagand…. Ma è chiaro che esse risulteranno tanto più efficaci quanto più grande sarà lo sdegno del […]
Davanti a queste righe non so provare l’odio fervente del fondamentalista che mi attribuisce lo scrivente, ma ciò che ha fatto di me un’antispecista: uno slancio di pietà.
Pietà è la parola giusta perche MV è veramente un “caso umano”.
Personalmente non me la prenderei tanto per l’accostamento che quelli di Resistenza Razionalista fanno fra animalismo e religioni. Come accostamento mi sembra poco “razionale”, ma la gente è libera di fare tutti gli accostamenti che vuole, Piuttosto, sembra che a quelli di Resistenza Razionalista non piaccia il proselitismo. E anche questo ovviamente è un loro diritto: c’è chi va matto per la Nutella e c’è chi non la sopporta. De gustibus… La vera questione è: se gli animalisti fanno proselitismo, che cosa c’è di male? Giusto per fare il paragone con “altre” religioni (visto che ai “razionalisti” piace il termine), gli animalisti non vanno a predicare vestiti da santoni in mezzo a gente seminuda, promettendo felicità untraterrena e regalando un po’ di felicità su questa terra. Se gli animalisti chiedono di far vedere in televisione un documentario, chiedono di farlo vedere a gente in maggioranza adulta, tanto adulta che la Costituzione le riconosce il diritto e la capacità di scegliere fra un partito e l’altro. E in ogni caso gli animalisti non promettono alcuna felicità ultraterrena, non regalano nulla, e anzi chiedono di fare in questa vita sacrifici a fondo perduto. Un po’ diverso è il proselitismo (sì, perchè anche loro lo fanno) dei “razionalisti”, che fanno vedere spesso documentari sui pretesi benefici della sperimentazione sugli animali, che addirittura possono contare su serie di spettacoli televisivi dedicati alla raccolta di denaro per quella sperimentazione, e che promettono salute e felicità in questa vita e, non osandolo fare per un’eventuale vita futura, promettono ancor più salute e ancor più felicità nella vita dei nostri figli e dei nostri nipoti. In ogni caso però, non prendiamocela per quel che dice Resistenza Razionalista, appunto perchè tutti, noi e loro, abbiamo il diritto di fare proselitismo: chi nega all’altro il diritto di farlo è chi sa di non avere argomenti validi oppure giudica la gente ingenua e immatura. Lasciamo la paura della sconfitta a loro.
Mi chiedo perchè Resistenza Razionalista non applica la stessa logica al bambino della sua immagine.
AGLI ANIMALISTI:
leggete pure l’articolo introduttivo.
Subito dopo (se umilmente posso porgervi un consiglio):
PROSEGUITE SENZA SPECULARE TROPPO CON VOCE E CON LA PAROLA SCRITTA!
Agite! Agite in modo instancabile!
Con quel che segue, non mi sto riferendo all’autrice dell’articolo introduttivo ma, in generale, a chi specula e dialoga e dibatte l’argomento con la parola scritta e con la voce:
a costoro propongo il seguente esperimento:
oggi prendete una lametta e squarciate la pelle così come viene fatto con i maiali!
Subito dopo, se ne avete la forza, mettetevi a speculare o a dialogare o a dibattere…….
Bisogna agire ora (adesso): in questo preciso istante (mentre scrivo) li stanno maltrattando, sgozzando, stanno morendo….
Adesso, qui, in Sardegna, mie conoscenze hanno le orecchie tappate per via degli urli dei maiali scannati.
Secondo esperimento: è domenica:
a pranzo, ridete e satollatevi, ma con un dito immerso nell’acqua bollente, ciò nel caso doveste mangiare aragoste (vengono gettate vive nell’acqua bollente).
Mh?
Mentre scrivo, stanno morendo, li stanno massacrando………
Animalisti, non perdete tempo in chiacchiere:
agite!
Siete protetti dalla Vita (uso Vita perché sono umile: che cosa ne so, in fondo in fondo, anche se mi permetto di porgervi consigli?).
Non tutti i ricercatori sono sadici (letto nell’articolo), MA DEVI ESSERE UN PO’ SADICO per assistere imperturbabile agli orrori di cui gli animalisti parlano (che non sono immancabili, ma accadono di frequente) oppure si può dire che i ricercatori non hanno ancora incontrato “il coltello giusto” che staccherà le loro palpebre dalla base degli occhi, abbassatesi per ragioni che saranno intuite. Sono potenti, ma di peluche, se rapportati a certe forze….
Falsità degli animalisti?
Divertente!
Ai nostri fratelli minori (gli animali) hanno tagliato le corde vocali!
Sono falsità?
Gli animalisti sono una sciagura per gli animali? (Letto nell’articolo).
Supponiamo che ci sia un briciolo di verità, ma sono anche una benedizione per gli animali.
Il pianeta è una sciagura, è una sciagura incredibile ma, in fondo in fondo, che cosa ne sappiamo? Passaggio obbligato?
Un medico mi diceva che il cancro sarà debellato. Subito dopo sorgerà una “NUOVA” malattia o stato morboso che dir si voglia.
Animalisti, proseguite!
I vostri competitori (nella lingua italiana – se i puristi confermano – la parola competitore non implica una cruda battaglia), sono potenti ma anche imperfetti, paurosi, talvolta disonesti intellettualmente (le eccezioni si contanto a bizzeffe, com’è ovvio)!
A proposito della definizione fratelli minori da me data agli animali:
specifico che non sono andata a ripetizione da Madre Teresa di Calcutta!
Nessun moto lacrimoso o compassionevole, da parte mia!
Maria Antonietta
Sardegna
Non so come ringraziarvi per l’esistenza di questo blog.
è strano però che noi siamo in mezzo alla piazza e loro debbano lavorare in segreto per la vergogna delle cose che fanno e per non farsi linciare dalla gente non-animalista
è strano pure che non lavorino affatto in segreto (se non lo sai tu non è che è segreto. non lo sai tu, fine) e che dei delinquenti entrino in un laboratorio incasinando risultati e sequestrando animali e non subiscano uno straccio di condanna-multa. quante stranezze eh!
Alice, chi ti dice che quei cinque non verranno condannati? Hanno infranto la legge coscientemente e pubblicamente, e ne pagheranno le conseguenze.
mai visto un filmato sugli animali in un Laboratorio che studia il dolore; eppure questo nobile mestiere dovrebbe essere pubblicizzato, non fatto in segreto. Per questo gli americani non vogliono che si facciano filmati clandestini nei Laboratori e nei macelli.
Il delinquente è chi tortura in segreto, non chi salva la vita; senza contare gli esperimenti che la medicina ha fatto sugli uomini uccidendone a gogò; oggi le aziende per cui lei lavora uccidono in India in Africa in Sudamerica. Ripeto, strano che lei non faccia vedere in prima serata come uccide gli animali, dovrebbe esserne fiera
Si, ma per adesso li invitano a fare il contraddittorio nelle università. e lasciano il loro bel filmato su youtube. (a casa mia si chiama prova di reato).
Per adesso.
Non sono nella mente di Resistenza Razionalista, ma – a mio opinabile parere – il vero motivo di fondo dell’accostare gli Antispecisti ai Testimoni di Geova (TdG) non fa principalmente riferimento al fatto che questi ultimi siano “socialmente invisi”.
L’accostamento degli Antispecisti ai TdG fa riferimento alla profonda anti-scientificità di questa religione.
I TdG interpretano la Bibbia in modo letterale!
I TdG credono che la Terra si sia formata in 6 giorni (o – a volte – in 6 millenni); credono che ci sia stato un Diluvio Universale che ha portato il livello delle acque al di sopra della cima del monte Ararat (5.165 m s.l.m.!!!); credono che in una barca di legno si possa farci stare tutte le specie animali del mondo per 40 giorni (o – a volte – per un anno).
Non solo.
Credono al Creazionismo e sbeffeggiano la Teoria Evoluzionistica Darwiniana.
Non solo credono che l’emotrasfusione sia proibita da Dio, ma insistono a ritenere che sia intrinsecamente nociva, sempre e comunque, e se con i trapianti d’organo hanno stemperato sfumatamente la loro condanna, ancora sulla loro rivista Svegliatevi! del 22/12/72, pag. 27, si legge che i «trapianti sono in effetti una forma di cannibalismo».
Insomma, la Scienza Galileiana e i TdG sono alquanto agli antipodi.
Quando Resistenza Razionalista accosta gli Animalisti-Antispecisti ai TdG, lo farà forse anche perché i TdG sono “socialmente invisi” (…. ma lo sono poi davvero? Per i Cattolici integralisti sono invisi, ma per la maggioranza penso che siano visti solo come una setta cristiana strampalata e tetragona), ma il vero motivo di fondo dell’accostamento fa riferimento all’antiscientificità che accomuna TdG e Animalisti-Antispecisti. Mi sembra che Serena Contardi si concentri troppo su alcune frasi più o meno felici, ma trascuri il nocciolo profondo dell’articolo. Non per nulla, in un altro articolo di Resistenza Razionalista, gli Animalisti-Antispecisti sono accostati esplicitamente ai Creazionisti. Ciao a tutti.