Giornalettismo e il vegano cattivo (Tuttiicriminideivegani ep. 2)
di Serena Contardi
Sembra che Giornalettismo non possa fare a meno di parlare di vegani. Bene, ci vediamo finalmente riconosciuta una qualche utilità sociale. Siccome siamo persone educate e così ci hanno insegnato, ricambiamo.
Dopo le allegre strumentalizzazioni del caso della madre vegana, la nostra Redazione preferita è riuscita nell’impresa di trarre un caso mediatico da uno status facebook (tristemente) delirante di un attivista vegano, che sollecita i suoi contatti vegan a non donare sangue od organi finché lo Stato non garantirà che di questi beneficeranno soltanto altri vegan: bisogna ammettere che ci vuole del talento. Ma forse lo “scoop” non è neppure di Giornalettismo, quanto della pagina facebook A favore della sperimentazione animale, la cui principale occupazione pare ormai quella di spiare le bacheche degli animalisti, screenshottarne il peggio e dimostrare all’Italia tutta quanto sia violento e abietto l’antispecismo (una tappa necessaria sulla via del rischiaramento del Mondo). Non paghi delle manipolazioni delle fotografie del cesso più famoso del globo, anche stavolta quelli di Giornalettismo fungono da cassa di risonanza della polizia razionalista, di cui non riportano però in nessun dove due proposte egualmente interessanti: quella di esclusione degli animalisti dal servizio sanitario pubblico nazionale e quella di abolizione della legge 413/93 sull’obiezione di coscienza per studenti delle facoltà biomediche.
Si vede che i vegani tirano di più. Nel caso la Redazione sia a corto di idee per il futuro, voglio fare anch’io la mia proposta shock (mangio tuberi):
O LO STATO CI METTE IN GRADO
CON CERTEZZA ASSOLUTA CHE IL NOSTRO SANGUE E I NOSTRI ORGANI
SALVERANNO SOLO PERSONE IN GRADO DI SCRIVERE ROBA DECENTE
OPPURE IO IL MIO SANGUE LO BUTTO NELLA FOGNA DI FRONTE AL PRONTO SOCCORSO.
Grande Serena!
La differenza tra i giornalisti di Giornalettismo e i giornalisti de Il Giornale è che i giornalisti de Il Giornale sanno di essere i giornalisti de Il Giornale.
Comunque è vero che Battistini in un eccesso d’ira o di disperazione si è fatto venire una brutta idea ( specialmente perché troppo attaccabile: a Hitler glielo darebbe il suo sangue visto che il fuhrer non si cibava di animali?), però sicuramente in buona fede, per provocare in risposta al silenzio e all’indifferenza che trovano normalmente tutte le richieste e le istanze antispeciste. Invece certi personaggi come il presidente di Federfauna non trovano nulla di meglio da fare che sguazzarci in certe notizie per profferire le solite invettive contro gli animalisti e a noi tocca leggere parole che stridono quanto il discorso di uno schiavista in un dibattito sui diritti dei lavoratori!
Battistini è indifendibile (e lo dico con dispiacere, perché io lo stimavo molto).
Spero non si sia letto il mio commento come apologetico! Battistini è indifendibile, ma se consideriamo il livello di disperazione impotente in cui versa il movimento di liberazione animale, davanti alla tragedia senza fine, ci sta che qualcuno cominci a confondere le parti. Questi atteggiamenti irrazionali, che si moltiplicheranno sempre più, alimentano la spaccatura fra chi sta di qui e chi sta di là, generando odio e violenza. Il nocciolo del problema è che noi antispecisti dovremmo per primi impegnarci a vedere gli altri non come fissità di genere. ma come singolarità eterogenee. Qualcosa che è impossibile fare quando si è accecati dalla rabbia, e io questo, pur senza giustificarlo, lo capisco.
Comunque la “proposta” o meglio provocazione di Resistenza Razionalista è che chi è contrario alla sperimentazione animale firmi una dichiarazione di intenti di cure di cui non vuole avvelersi, come proposto anche ironicamente da una nota campagna internazionale. Per quanto riguarda l’obiezione di coscienza, contrario su tutti i fronti, è priva di senso, ha un qualche valore solo se si è obbligati a fare qualcosa per legge (una volta ad esempio per il servizio militare. Ma nessuno è obbligato a iscriversi a medicina (o fare il ginecologo). L’italia ha già problemi con i medici CL-ini ora si devono mettere anche gli antispecisti.