Il cavallino
di G. Anders «Ascolta!», sussurrò l’amata di Mo, quando sul ciottolato di una viuzza di sobborgo della città di Molussia stava avvicinandosi lo scalpitare affaticato di alcuni zoccoli. Poi allungò la mano per controllare il suo orologio. «Questo adorabile cavallino passa lentamente qua davanti ogni mattina alle cinque in punto, trascinando le zampe a … Continua a leggere
Ruggine
Di Roberto Giuseppe D’Amico Fetore di ruggine bagnata mista a sangue: impossibile capire davvero da quale dei due venisse il pesante sentore di ferro che ci riempiva le narici. Stridere di metallo; ogni tanto, quasi musica, il suono di una catena. Un colpo ben assestato, proprio all’imboccatura dello stomaco, ogni giorno ci priva del … Continua a leggere
A tutti quelli che non siamo riusciti a salvare
Chiara ‘Na mattina Un pettirosso ancora mezzo addormentato Sentì n’amico suo che stornellava, cantava e strillava a perdifiato “Quarcosa de strano avrà magnato… ‘Na bacca, n’erba strana Oppure un fungo avvelenato…” Pensò l’ucelletto stupefatto Ner vedè er tordo che volava come un matto. “Che t’è successo amico mio? Te senti male? Si c’hai bisogno, una … Continua a leggere
La gatta che guardava la luna
di Rita Ciatti All’incirca sette o otto anni fa capitò che io e il mio compagno ospitammo una gattina per un periodo. Proveniva da una colonia della casa di campagna di mio cognato – dove egli si recava a giorni alterni per distribuire il cibo umido (lasciando poi sempre a disposizione i croccantini) – e … Continua a leggere
L’ idiota
di Serena Contardi [Per Erika]: E così, arrovellandomi su come fosse impossibile per me rinunciare alla carne, mi accorsi che erano cinque giorni che non ne toccavo affatto. Improvvisamente quei cinque miseri giorni mi parvero un’eternità: il cavallo che avevo comperato la settimana precedente era ancora nel frigorifero, e nella mia testa quella confezione di … Continua a leggere
Lacrime
di Leonardo Caffo Sono dentro la cattedrale della vita e, che tutto continui così, è la tragedia. Tutto fuori incessantemente brucia. Dopo Auschwitz – dicono – scrivere una poesia è un atto di barbarie. Anche un romanzo, credo io. Dunque sono entrato in crisi. La tragedia non mi lascia più il tempo di pensare, ha … Continua a leggere